Ci han pensato gli Oranssi Pazuzu, che con Kosmonument da buoni finlandesi pinteriani spuntano dal nulla e senza dire una parola ti versano nelle viscere un brodo scuro e torcibudella. Un grumo fuso di giri scarnissimi che virano più al doom che non al black, riverberati da tutta una pasta sonora kraut/psichedelica - per niente allegra, naturalmente, e colorata a tinte bubboniche - e in cui infine sì, blob virulenti di gnak vengono talora a galla. Un gran rimestare ossessivo di ripetizioni sfibranti e grande effetto di alienazione allucinatoria. Non sembra una gran pubblicità, eppure lo è. L'estate sarà molto peggiore, ora.
Grazie a Solomacello per la dritta, a Blackspin Music che ne ha fatto un'edizione in doppio vinile e a Sound Pollution che l'aveva in negozio. Finchè dura, qui c'è un link ad auscultationem ad babbum mortuum.
Sballo!
RispondiEliminaGrazie mille per il commento, CIAO!!!
Grazie mille anche per il commento di oggi :D
RispondiEliminaCIAO!!!